⇑ Effetto PCB, ceramica smaltata, base 15×15 cm, Brescia 2016
I policlorobifenili o PCB, sono una classe di composti organici considerati inquinanti persistenti estremamente tossici. La loro iniziale miscela fu prodotta e brevettata dalla Monsanto a partire dagli anni ’30. Il loro ampio uso commerciale nasceva principalmente dalla loro elevata stabilità chimica, da cui la sostanziale non infiammabilità, e da utili proprietà fisiche quali l’essere degli isolanti termici ed elettrici. I PCB Sono sostanze molto stabili, che possono essere distrutte solo per incenerimento o attraverso processi catalitici. La loro stabilità è tuttavia responsabile della loro persistenza nell’ambiente.
L’uso dei PCB è andato declinando dagli anni settanta, a causa dell’allarme ambientale sorto attorno ad essi che ha portato al bando della loro produzione in numerose nazioni, in Italia a partire dal 1983. In quell’anno terminò l’attività l’unico stabilimento italiano che produceva PCB, la Caffaro di Brescia. A seguito dell’acquisizione nel 1930 dalla Monsanto dei diritti di utilizzo del brevetto, Caffaro produceva PCB dal 1932.
Brescia ed Anniston negli USA, rappresentano i maggiori casi a livello mondiale di contaminazione da PCB nelle acque e nel suolo, in termini di quantità di sostanza tossica dispersa, estensione del territorio contaminato, numerosità della popolazione coinvolta e durata della produzione.
⇑ ⇓ Effetto PCB, ceramica smaltata, base 15×15 cm, Brescia 2017
⇑ Effetto PCB, ceramica smaltata, base 15×15 cm, Brescia 2012
⇑ ⇓ Effetto PCB, ceramica smaltata, base 15×15 cm, Brescia 2016